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Itinerari Cauloniesi
Guida storico artistica

Presentazione
 
di Nicola Frammartino

  di Teresa Giamba
  di Gustavo Cannizzaro

Dall'età preistorica...
  di Maria Teresa Iannelli

Castelvetere
 
di M. Pellicano Castagna

Caulonia
  di Gustavo Cannizzaro


Itinerari

 Itinerario N. 1
  di Gustavo Cannizzaro

 La zona alta "Susu"
  Parte Prima
  Parte Seconda

 Itinerario N. 2
  di Gustavo Cannizzaro

 La zona bassa "Jusu"
  Parte Prima
  Parte Seconda


 Itinerario N. 3
  di Gustavo Cannizzaro

 Il Territorio
  Parte Prima
  Parte Seconda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Itinerari - Itinerario n°3 (Parte Prima)
di Gustavo Cannizzaro

Il Territorio


Panorama


Panorama

Le infinite tonalità del verde territorio di Caulonia, le morbide ondulazioni delle colline, i caratteristici "cafuni", o dir si voglia vallate, le biancastre zone delle calanche e l'argentea fascia del litorale marino circondano e incorniciano armoniosamente la città, che, arroccata su un sistema collinare, domina la vallata dell'Allaro e della Amusa.
Il susseguirsi di mulattiere e le tortuose strade interpoderali che qua e là intersecano i crinali, solcano le vallate, sfiorano i campi coltivati, offrono molti itinerari dal notevole valore paesaggistico sia all' automobilista (che troverà strade non ampie, ma atte a snodarsi in percorsi molto panoramici), sia a chi ama fare escursioni a piedi. In zona Marina di Caulonia segnaliamo la torre Camillari.


Fiume Allaro


Fiume Allaro

La Torre Camillari


Torre Camillari
La torre venne costruita intorno al 1550 su ordine di Fabrizio Pignatelli e fece parte di un ampio progetto di protezione di tutto il litorale dalle incursioni saracene, che fino ai primissimi anni del XIX secolo minacciarono le nostre genti. Solo sulla costa calabra vennero costruite ben 72 torri di guardia a distanza di circa 6 miglia l'una dall'altra. Nei documenti del tempo, riportati nelle "Ricerche storiche su Caulonia" di Davide Prota, si trovano ampie descrizioni e minuti regolamenti sul funzionamento di queste torri a testimonianza della loro importanza per la difesa del territorio, dei beni e delle genti. Il servizio di sorveglianza era assicurato dalle milizie cittadine con una certa continuità e severissime erano le pene per la trasgressione ai regolamenti. La torre a forma cilindrica sorge in posizione strategica sulla sommità di una collinetta e, pur essendo dal punto di vista architettonico una delle torri meglio conservate in Calabria necessiterebbe di urgenti restauri, ma la cosa più grave è che ormai la vetusta costruzione è letteralmente soffocata dal cemento delle case sorte tutt' intorno in maniera irrazionale e

Marina di Caulonia
caotica negli ultimi venti anni. Solo il fazzoletto di terreno che la circonda rimane da salvare dall'assalto di una edificazione invasiva. Ai piedi della torre e nello strato immediatamente sottostante ad essa si sono rinvenuti dei muri riferibili ad un insediamento di età greca. A tal proposito M.T. lannelli così scrive: "Le indagini effettuate dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria nel sito della cinquecentesca torre di difesa denominata Camillari, hanno dimostrato che il culmine della collinetta era abitato fin dall'età greca. Risalgono infatti al V sec. a.C. i resti di quattro vani con muri costruiti a secco, mediante l'impiego di grossi ciottoli fluviali e qualche frammento di mattone. Sotto il crollo delle murature, conservatesi solo per alcuni centimetri di altezza a causa del reimpiego del materiale nella costruzione della torre, sono stati rinvenuti in grande quantità frammenti di anfore greche, che hanno fatto pensare ad un deposito di derrate alimentari connesso ad una costruzione di natura difensiva. Piuttosto che una fattoria legata allo sfruttamento agricolo del territorio, la funzionalità dei ruderi greci di contrada Camillari è stata collegata alle caratteristiche topografiche del luogo che ne definiscono con chiarezza la funzione strategica. Prima della cementificazione selvaggia di tutta la zona, dall'alto della collina di torre Camillari era possibile scorgere protesa nel mare, la Punta Stilo, il Promontorium Cocynthum dei Greci; non a caso in età più tarda lo stesso luogo era stato prescelto per la costruzione della torre di guardia che doveva proteggere dalle incursioni dei nemici che venivano immediatamente avvistati". Dalla torre Camillari si può scendere verso la nazionale e percorrerla in direzione nord per andare nella zona Aguglia-Mattanusa.

Zona Aguglia - Mattanusa


Testa Fittile del V sec. a.C.

E' una zona piuttosto pianeggiante e tutta occupata da meravigliosi giardini di aranci. In questa zona nel 1925 sono stati scoperti resti di una monumentale costruzione in colore bianco (oggi ricoperta). Da qui proviene la splendida testa fittile femminile pertinente ad una divinità e attualmente esposta al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria.
"Il volto dall'ovale appena arrotondato e dai lineamenti delicati, molto curati nella resa è incorniciato da ciocche morbidamente ondulate, spartite in due gonfie bande che coprono le orecchie. Sul capo il modio appena svasato" (R. Agostino). Questa testa è un esempio di raffinato prodotto coroplastico che si distacca dalla produzione artigianale di tipo corrente; in essa è evidente, da parte dell'artigianato locale, una ripresa di modelli scultorei greci tipici del periodo cosiddetto classico, cioè del V sec. A.C. Tutta la zona è di grosso interesse archeologico. Infatti, con una certa frequenza sono affiorati reperti, che, sebbene staccati tra di loro sia dal punto di vista topografico che cronologico, sono a testimoni- anza della grande ricchezza e varietà di resti antichi del territorio della nostra cittadina. Nella località Mattanusa, così chiamata per la gran quantità di materiale archeologico affiorante dal terreno, sono segnalati ritrovamenti di calcinacci , grandi mattoni , ciottoli da costruzione, ecc..
Su tali materiali si basa la tradizione locale secondo la quale si riteneva che questo luogo corrispondesse al sito dell'antica Caulonia. Tradizione questa rivelatasi inesatta dopo l'identificazione di Caulonia antica da parte di Paolo Orsi presso l'attuale Punta Stilo di Monasterace Marina. Sempre in località Mattanusa si trova, con il suo corpo mezzo interrato, la costruzione conosciuta come la chiesa della Trinità.

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