Lettera aperta
inviata dal Sindaco Nicola Frammartino
al coord. del club "Forza Italia" di Caulonia Dott. Domenico Lia

Egregio dottore,
Ho letto la Sua lettera aperta e Le confesso che l'ho trovata interessante ed equilibrata anche nelle parti in cui mi rivolge critiche e manifesta perplessità sulle problematiche legate alla questione dei tributi comunali. Essendo abituato ormai da oltre tre anni ad attacchi molto duri, non certo da parte Sua, che talvolta hanno sconfinato nell'istigazione alla violenza, ho accolto il suo messaggio con gioia. Il problema che Lei pone nella Sua lettera è molto delicato e Lei l'ha capito; ne è prova la serietà con cui l'ha affrontato. So bene che c'è chi sta facendo di tutto per indirizzare verso di me e verso tutta la Giunta Municipale la rabbia e le amarezze che la gente ha per i mille problemi non risolti. Quello del lavoro anzitutto. La ringrazio sinceramente per non essersi accodata a quella processione di uomini e donne che diffonde nel paese, non so perché, solo messaggi catastrofici e di disperazione. Di catastrofico in questa circostanza non c'è nulla. Ci sono solo carte che vanno corrette là dove sono sbagliate. C'è una parte della lettera, e precisamente le ultime righe, che mi lascia perplesso e anche preoccupato. La preoccupazione nasce in me dal timore che la prossima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e la elezione del Sindaco possa essere segnata dalla cultura negativa presente in quelle poche righe. So bene che quella non è la Sua cultura. Ma so anche che c'è in mezzo a noi tanta gente che non ha nulla da perdere, anzi tutto da guadagnare, da una rissa generalizzata. Si tratta di uomini che, purtroppo, hanno puntato sul tanto peggio tanto meglio e sperano che tutto vada allo sfascio, per poter dire: eravamo meglio di loro. Io mi guarderò e mi difenderò dalla spinta allo scontro duro che viene da questi ambienti. Se lo farà anche Lei Caulonia farà un passo in avanti importante. Spero tanto che Lei, futuro candidato alla carica di Sindaco per lo schieramento avverso a quello cui appartengo, riesca ad imprimere alla campagna elettorale un suo stile personale. La mia speranza si fonda anche sulla circostanza che Lei ha alle spalle una storia politica breve, essendo stato eletto per la prima volta Consigliere ed Assessore comunale solo nel 1988. Lotti con tutte le Sue forze affinché il morto non mangi il vivo. Nella parte della lettera alla quale mi riferisco, Lei si è ispirato a quei metodi di lotta politica che a Caulonia erano ampiamente praticati negli anni '60 e che sono indelebilmente impressi nella cultura politica di alcuni uomini (non tutti), formatisi in quel decennio, tanto nefasto per il nostro paese, a causa del degrado della politica che si trasformò in uno spettacolo allo stesso tempo drammatico e indecente. Anche Lei mi sfida, anche se in modo garbato, a singolar tenzone. E' la terza sfida che ricevo in questa fase pre-elettorale. Ma la Sua è un po' originale, lo ammetta. Mi invita ad un confronto pubblico non con Lei, come magari mi sarei potuto aspettare, ma tra me ed una persona da nominare. Io non so chi possa essere questo castigamatti e il dubbio atroce "mi fa tremar le vene ed i polsi", come dice il Poeta. Non sono esperto in sfide, ma non credo che succeda ogni giorno imbattersi in una, così stravagante. Solo in un ambiente politico come quello di Caulonia (dove ci sono sempre stati, accanto ad uomini di straordinaria positività, anche uomini che hanno partorito ed imposto le idee più bizzarre ed inutili) poteva germogliare una simile idea. E poiché io La vedo estranea a questa cultura, Le chiedo di tenersene lontano. Io mi impegno di fare altrettanto.
I problemi di Caulonia sono molti e molto seri. E non si risolvono né con le sfide, né con le parate, ma con il lavoro costante. Di sfide e di parate organizzate da pochissimi esponenti del ceto politico nostrano nel tentativo di consolidare i propri consensi elettorali, ne ho viste tante nel passato (negli ultimi tempi pare che siano ritornate di moda), ma non sono state di alcuna utilità per il paese. I problemi si risolvono con l'impegno di tutti e soprattutto con il lavoro, lo studio e l'applicazione costante degli amministratori e non con le chiacchiere, la demagogia, il cipiglio comiziesco, le furbizie, le elucubrazioni tattiche o strategiche. Tutto questo agitarsi non è Politica, ma un suo miserabile sostituto. La Politica è altro: è idee, proposte, programmi, dedizione alla risoluzione dei problemi collettivi, altruismo, generosità. Alcuni dei problemi che ha il Comune sono nuovi, altri vecchi; però mai affrontati o risolti nel passato, nemmeno dall'Amministrazione in cui Lei, dott. Lia, è stato Assessore. Il problema più serio ed urgente oggi è quello dei tributi. Lei ricorderà che nell'autunno del 1998 anche il suo gruppo politico (Forza Italia) mi ha inviato una lettera per sollecitarmi a mostrare maggiore attenzione verso il problema della loro riscossione. Io, che non cerco la rissa, che sicuramente altri vorrebbero che scoppiasse tra di noi e che faranno di tutto perché ciò avvenga, non le rinfaccio assolutamente nulla, perché questo era un problema che andava affrontato e lo sarebbe stato anche senza il sollecito del suo Partito, che, però, c'è stato e la Giunta Municipale lo ha tenuto in grande considerazione. Questa Amministrazione è impegnata a risolvere questo problema dandogli la precedenza su tutti gli altri. Gli errori commessi nella compilazione degli avvisi di accertamento saranno tutti corretti, come ho già precisato in un mio precedente manifesto. Ciò premesso, Le ripeto che non sono solito a lanciare sfide, né a raccoglierne. I teatranti della politica, che non sono riusciti in lunghi anni di presenza sulla scena amministrativa del paese ad applicarsi un attimo per studiare i problemi di Caulonia, si rivolgano altrove per fare esibizioni. Lei, dott. Lia, non è uno di questi e, non è uno qualsiasi. Lei sarà il futuro candidato a Sindaco dello schieramento avverso ed io sono il Sindaco attuale. Poiché Lei vuole che io mi confronti pubblicamente, non vedo come potrei tirarmi indietro. Lei è persona garbata ed intelligente e se riflette un momento si renderà conto che la proposta del confronto tra noi due per interposta persona è lesiva prima di tutto della sua dignità ed è un'offesa alla sua intelligenza. Una persona colta e preparata come Lei può benissimo confrontarsi pubblicamente con me. La proposta che Lei mi indirizza di un confronto tra me ed un'altra persona che Lei dovrebbe nominare è la cosa più cattiva verso di Lei, che io abbia ascoltato da quando circola la voce che Lei sarà candidato a Sindaco. Lei sarà il candidato a Sindaco per l'altro schieramento ed è con Lei che mi devo confrontare, se me lo chiede. Io Le dico solo che se vuole dare un contributo alla risoluzione del problema dei tributi, ha mille strumenti per farlo, tutti per Lei ugualmente onorevoli e dignitosi. L'Amministrazione Comunale, che io ho l'onore di guidare, accoglierà ogni suo contributo con grande apertura, in qualunque forma esso pervenga. Se, però, ritiene che il mezzo a Lei più favorevole sia il confronto pubblico tra Lei, Dottor Domenico Lia, e me, e ritiene di dovere insistere nella richiesta Le dico che sono pronto. Non consideri il mio un atto di arroganza verso di Lei ché non lo meriterebbe. , Un mio comportamento diverso da quello che Le comunico con la presente lettera sarebbe giudicato, non da Lei certamente, un atto di viltà e tanti miei miti avversari avrebbero pane per i loro denti per tutta la campagna
elettorale.

Con la stima di sempre

 Il Sindaco     
                                              Nicola Frammartino 

Caulonia li, 20 Gennaio 2000