La crisi al Comune di Caulonia: ultimi sviluppi
nostro corrispondente

L'ultimo documento cha abbiamo pubblicato su queste pagine, in riferimento alla crisi amministrativa al Comune di Caulonia, informava i lettori sulla riunione svoltasi il 28 ottobre tra i 6 consiglieri comunali autoconvocatisi (Ilario Basile, Pierfrancesco Campisi, Vincenzo Chiera, Rosa Femia, Cosimo Ilario Ienco e Adriana Penna) - [cfr. "Nuovo gruppo autonomo al Comune di Caulonia" 31 Ottobre 2002] -. La riunione aveva un forte valore polemico sia verso il Sindaco che verso il gruppo più ristretto della maggioranza.
Con il presente documento intendiamo informare i nostri lettori sui successivi eventi.



Uno o due giorni dopo la riunione dal gruppo dei 6 autoconvocati si è staccata la consigliere Adriana Penna.
I 5 rimanenti consiglieri (Ilario Basile, Pierfrancesco Campisi, Vincenzo Chiera, Rosa Femia e Cosimo Ilario Ienco) hanno continuato ad incontrarsi ed il 5 novembre hanno approvano il seguente documento:

AL COORDINATORE PROVINCIALE DI FORZA ITALIA
Reggio Calabria
Per conoscenza: AL SINDACO DI CAULONIA


I sottoscritti consiglieri comunali di maggioranza, eletti il 16 aprile 2000 in una lista civica 'denominata Rinascimento Cauloniese, hanno deciso di costituire in Consiglio Comunale un nuovo gruppo politico.

Il proponimento, non è quello di licenziare o congelare gli impegni programmatici assunti con gli elettori, ma piuttosto quello dì superare una situazione di stallo che si è determinata nell'ambito della stessa maggioranza e che ha portato ad un certo ritardo nell'attuazione del programma amministrativo, nonché ad un fallimento di Rinascimento Cauloniese quale movimento politico locale che doveva condensare in sé anime politiche differenti, in una nobile sintesi di buon governo.
Dopo due anni di gestione amministrativa, che ha determinato un logoramento della coalizione, i componenti di Centro Sinistra hanno proposto alla maggioranza consiliare un documento che intendeva sottoporre l'operato della Giunta e del Sindaco a! vaglio di una Consulta esterna, composta da persone estranee alla politica. La stessa "Consulta" avrebbe dovuto svolgere una funzione di indirizzo, cosi, svuotando di fatto la valenza politica del Consiglio Comunale.
Ma allora, sa si deve tornare alla Gente; non servono "consulte" ma consultazioni Elettorali!

Certo sciogliere il Consiglio è l'estrema ratio, prima di ciò è necessario e doveroso tentare di salvare l'attuazione del buon programma che aveva convinto tutti. Ma differenziandosi e qualificandosi politicamente, in modo responsabile e trasparente agli occhi degli elettori.
Per fare questo è necessario rivitalizzare il dibattito in Consiglio Comunale scrollando il torpore In cui per troppo tempo è stato tenuto. Se sì vuole (e secondo i sottoscritti si deve) restituire !a politica alla gente: la via maestra è costituita dai canali politici classici.
Pertanto, volendo avviare un costruttivo percorso politico ne!!'ambito de! "CENTRO DESTRA", ritenendo opportuno partire proprio dal partito di maggior riferimento, si chiede a codesto organo di coordinamento politico un incontro, al fine dj meglio illustrare la situazione nella espressa volontà dì verificare la (auspicata) possibilità di rinnovare la fiducia al Sindaco in carica e concordare le iniziative da adottarsi per qualificare al meglio l'azione politica locale e la linea amministrativa da imprimere al Consiglio Comunale e anche allo scopo di consentire allo stesso Sindaco di determinarsi realmente - non solo formalmente - super partes, onde evitare l'estrema decisione che porterebbe i sottoscritti a rassegnare le dimissioni e sciogliere il Consiglio Comunale.

In attesa, si porgono distinti saluti.

Caulonia, 5 novembre 2002


Con il documento sopra indicato i 5 consiglieri sopra indicati sostengono che:

  • "Rinascimento Cauloniese" è fallito;
  • I componenti di centro-sinistra (all'interno della maggioranza) avevano proposto la costituzione di una Consulta che avrebbe svuotato la valenza politica del Consiglio Comunale;
  • si deve restituire la politica alla gente;
  • bisogna "avviare un costruttivo percorso politico del centro-destra" come alternativa allo Consiglio Comunale.

Poiché il Sindaco non ha aderito alla proposta "di avviare un costruttivo percorso politico del centro-destra", all'interno dei 5 consiglieri si è aperta subito una discussione per decidere se fosse opportuno sciogliere il Consiglio Comunale oppure no.

Lunedì 11 novembre il Sindaco nomina la nuova Giunta che risulta così composta: Nicola Amato, Pierfrancesco Campisi, Dimasi Antonio, Rosa Femia, Cosimo Ilario Ienco e Adriana Penna).

Il gruppo ristretto di "Rinascimento Cauloniese" decide l'estromissione dalla Giunta di Giulio Gangemi, già assessore.

Attilio Tucci decide di non entrare in Giunta.

Campisi e Ienco, pur nominati assessori, non accettano la nomina ed il Sindaco procede alla loro revoca.

Nel frattempo 3 consiglieri (Basile, Campisi e Ienco), dei 6 che in data 28 ottobre avevano manifestato la ferma volontà di costituirsi in gruppo autonomo, cercano di raccogliere le firme per lo scioglimento del Consiglio Comunale (sono necessarie le dimissioni contestuali di 9 consiglieri), il tentativo fallisce, perché dei 6 consiglieri iniziali, due hanno accettato di entrare in Giunta (Femia Rosa, nominata vice-Sindaco e Adriana Penna), e 1 (Vincenzo Chiera) si mostrato di avviso diverso rispetto allo scioglimento del Consiglio Comunale.

Nel giro di 14 giorni, dal 28 ottobre all'11 novembre, la situazione dei 6 consiglieri è profondamente cambiata: Giulio Gangemi è stato espulso dalla Giunta, Pierfrancesco Campisi e Cosimo Ilario Ienco non hanno accettato la nomina di assessori per non discostarsi dalle decisioni prese tutti assieme, e anche per esprimere solidarietà a Giulio Gangemi, l'unico assessore escluso dalla Giunta, per motivi punitivi.
Ad onor del vero bisogna precisare che non è stato mai verificato se tutti i 5 consiglieri dell'opposizione si sarebbero dimessi. Infatti, avendo preso atto che solo 3 consiglieri della maggioranza avrebbero firmato le dimissioni (Basile, Campisi e Ienco) non si è andati oltre.


Abbiamo raccolto lo sfogo di amarezza di uno dei 6 consiglieri che aveva partecipato alla riunione svoltasi la sera del 28 ottobre u.s.
Ci ha confidato che davvero quella sera aveva creduto che nessuno dei 6 si sarebbe mai tirato indietro dinanzi a prevedibili difficoltà e si sarebbe andati avanti fino al conseguimento degli obiettivi postisi: o la conquista dell'autonomia della Giunta rispetto al gruppo di potere che la tiene in mano e la Giunta di centro-destra poteva essere una soluzione, oppure lo scioglimento del Consiglio Comunale.

"Purtroppo è successo che chi come me ha creduto fino in fondo a questi obiettivi e ha cercato di perseguirli con grande generosità, senza pensare ai propri interessi personali, è stato portato al macello".

Caulonia li, 17 Novembre 2002

Nostro corrispondente