Commento alla lettera del Sindaco del 15 Giugno 2000
Dott. Nicola Frammartino Capogruppo "Caulonia2000"

Tre dichiarazioni del Sindaco
Tre smentite del Consigliere Nicola Frammartino

La lettera del Sindaco merita di essere commentata. La prima osservazione che mi viene da fare è questa: "Ma è possibile che non ci sia nessuno accanto al Sindaco che lo aiuti a prendere cognizione precisa dei problemi. Ma soprattutto quando deve assumere pubbliche posizioni possibile che non ci sia qualcuno che lo consigli alla prudenza ed alla moderazione?" L'impressione che si ricava dall'esterno è quella di un Sindaco che ancora appare un po' spaesato, e questo è normale, ma anche di un Sindaco che vive nella profonda solitudine oppure che abbia accanto a sé consiglieri non molto avveduti. Fino a questo momento non c'è stata dichiarazione pubblica, diffusa a mezzo stampa o attraverso manifesti in cui il Sindaco non abbia preso una gaffe. Le lettere del Sindaco oltre a contenere gli errori di cui parleremo in seguito hanno un tono, per così dire, un po' burbero, come se stesse parlando con un suo avversario preso in fallo. Invece, a essere caduto fallo, mi spiace dirlo, è proprio lui. Esaminiamo la lettera che mi ha inviato in data 15.06.2000 Il Sindaco, mal consigliato, e comunque completamente disinformato, ricomincia con la tiritera del secondo dissesto, senza portare a sostegno della sua tesi, nemmeno un numero, nemmeno una cifra , i quanto da A distanza di oltre un mese dal mio insediamento, posso affermare die la situazione finanziaria dell'Ente non è seria ma tragica e la possibilità di un secondo dissesto è, quanto mai, probabile 1. La cassa era di 1 miliardo e 400 milioni Nella riunione del Consiglio Comunale di insediamento della Giunta, il Sindaco ha dichiarato: "la cassa è praticamente inesistente". In data 18 maggio il Consigliere Frammartino ha inviato al Sindaco una lettera aperta nella quale sosteneva: q la cassa al 21 aprile era di 1 miliardo e 400 milioni; q le disponibilità dell'Ente, fino al 31.12.2000, valutate molto prudenzialmente, erano di circa 7 miliardi; q in quattro anni (1995-2000) il Comune aveva pagato, per debiti fatti sorgere dalle precedenti amministrazioni, 7 miliardi di lire. In data 15 giugno il Sindaco rispondeva con un'altra lettera aperta nella quale non sosteneva più: la "cassa è praticamente inesistente". Faceva marcia indietro e scriveva: la "cassa è seriamente compromessa". Osservazioni: a questo punto il Sindaco sarebbe uscito più elegantemente dalla polemica se avesse ammesso l'errore e avesse riconosciuto che alla data del 21 aprile nella cassa c'era un fondo di un 1 miliardo e 400 milioni di lire. 2. 118 liti pendenti" Nella lettera del 15 giugno Il Sindaco aggiungeva: "Da una prima sommaria ricognizione il Comune ha ben 118 liti pendenti". Osservazioni: come ha fatto il Sindaco, a due mesi ormai dal suo insediamento, a non infor- mar si con la dovuta precisione quanto meno sul numero delle li- ti pendenti del Comune? In ogni caso il Sindaco, ancora una volta, è caduto in errore. Le liti sono molte di meno e quasi tutte sorte per fatti avvenuti prima dell'insediamento della precedente Amministrazione. Onde evitare inutili polemiche sarebbe utile che l'Amministrazione Comunale pubblicasse l'elenco delle liti pendenti con l'indicazione, per ognuna, dei soggetti che l'hanno intentata, il valore della pretesa, l'anno e il motivo per cui è sorta. Forse sarebbe ancora più utile se si rendesse noto anche l'elenco delle liti sorte o pagate negli ultimi dieci anni. 3. Transazioni irregolari senza nessun impegno di spesa. In un altro passaggio della lettera del 15 giugno il Sindaco dichiarava: "vi sono transazioni irregolari senza nessun impegno di spesa". Osservazioni: non possono esserci transazioni senza impegno di spesa. Il Sindaco ha confuso le proposte di transazioni con le transazioni vere e proprie. Le proposte di transazioni, che ha visto il Sindaco dovranno ancora essere ratificate dalla Giunta Municipale, che disporrà per l'impegno di spesa. Successivamente il Consiglio Comunale dovrà riconoscere il relativo debito fuori bilancio. Solo alla fine di questa procedura l'atto transattivo potrà essere considerato perfezionato.

Dott. Nicola Frammartino     
Capogruppo Caulonia 2000