Una tragedia annunciata
Partito della Rifondazione Comunista
& Caulonia Libera
Circolo di Caulonia

Nuovi modelli di sviluppo per la costa Jonica. Una analisi del circolo di Caulonia del PRC


UNA TRAGEDIA ANNUNCIATA

Il treno che da Palermo doveva arrivare a Venezia è deragliato nelle vicinanze di Messina provocando 8 morti e numerosi feriti. La tragedia era annunciata. Le cause di questo disastro si devono ricercare nei processi di mercificazione, prodotti dalle politiche liberiste e dalla priorità del profitto a scapito della sicurezza dei cittadini, dei diritti dei lavoratori e della qualità dei servizi.
L'Inghilterra, che ha adottato la stessa politica liberista, conta una catena impressionante di incidenti (in media uno ogni tre giorni) con decine di morti e migliaia di feriti. Vogliamo imitarne il modello?

La colpa, come sempre, si tenta di attribuirla ai lavoratori delle ferrovie, e in particolare ai macchinisti (che pagano spesso con la proprio vita) costretti a operare in condizioni di estremo disagio (orari massacranti, attrezzature obsolete.) e ai quali, unitamente alle vittime del disastro, esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza.

Anche la nostra costa non è estranea a questi "inconvenienti", basti pensare al pericolo della monorotaia e alla inesistente manutenzione e controllo della linea ferroviaria dovuta al taglio del personale, secondo una logica aziendale che vuole aumentare i profitti riducendo le spese per i servizi, preferendo investire in pubblicità piuttosto che in sicurezza.

A Caulonia, e nella zona jonica, queste politiche si concretizzano nella chiusura delle stazioni e nel conseguente disagio per i cittadini. I nostri paesi vengono così esclusi dai collegamenti ferroviari, ma anche da quelli stradali (basti vedere il degrado della SS106) compromettendo così ogni ipotesi di sviluppo fondata sul turismo e sulla valorizzazione delle risorse naturali di cui disponiamo.

La risposta del Governo a questi gravissimi problemi si riduce allo sperpero di miliardi di euro nella costruzione del Ponte sullo Stretto, che viene propagandato come la soluzione di tutti i mali (disoccupazione, viabilità, sviluppo economico) ma che diventerà l'ennesima cattedrale nel deserto delle infrastrutture meridionali, recando irreparabili danni all'ambiente (vera risorsa su cui puntare per uno sviluppo eco-compatibile) e regalando miliardi alle organizzazioni criminali.

A tutto questo noi ci opponiamo!

Non ci servono opere faraoniche, ma interventi mirati a risolvere i problemi concreti: gestione oculata delle risorse idriche; modernizzazione della rete ferroviaria, stradale, marittima e aereoportuale; protezione e valorizzazione dell'ambiente; salvaguardia dell'artigianato locale; incremento del turismo in un quadro di sviluppo sostenibile; lotta alla criminalità organizzata.
Solo dalla valorizzazione dei soggetti locali, delle identità culturali e territoriali può derivare l'autentica liberazione dal degrado economico-sociale e dal dominio mafioso.


Caulonia li, agosto 2002

PRC & Caulonia libera
Circolo di Caulonia