Rinnovo del consiglio Provinciale di Reggio Calabria
I risultati elettorali - Analisi e considerazioni
da un nostro corrispondente

Queste elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria erano molto attese nel nostro collegio elettorale; sia per le candidature in gioco e anche per le future "prospettive politiche" che si andranno a definire in alcuni comuni e Caulonia sarà sicuramente interessata.

Il risultato elettorale del 26 maggio 2002 di Caulonia va analizzato con molta attenzione, perché evidenzia aspetti contraddittori, comunque interessanti, su cui è necessario svolgere un’attenta riflessione per tentare di capire dove va il paese, quali saranno i cambiamenti nei processi politici, economici e sociali di fondo.

Questo scritto vuol essere un primo contributo a questa riflessione.


 

Rinnovo del consiglio Provinciale di Reggio Calabria
I risultati elettorali - Analisi e considerazioni

Le elezioni del 26 maggio hanno rappresentato una prima verifica della fondatezza delle analisi che, anche su questo sito, sono state fatte negli ultimi due anni dall’opposizione all’attuale Amministrazione Comunale. Tutta la campagna elettorale ed anche la fase pre-elettorale è stata dominata a Caulonia da un tema molto importante: la candidatura del dott. Tucci, consigliere provinciale uscente, nello schieramento di centro-sinistra, nella lista “La Margherita per Calabrò”.

Su questa candidatura si è incentrata l’attenzione di tutti per più di un motivo:

  • Era a Caulonia, tra i potenziali candidati, di gran lunga il più forte.
  • Aveva compiuto alcune scelte (che illustreremo meglio nelle righe successive) che avevano destato interesse e curiosità in tutti gli osservatori politici.
  • La sua elezione alla carica di consigliere provinciale nel 1998 aveva provocato una durissima polemica all’interno dei DS, perché la minoranza della sezione (oggi area Berlinguer) aveva rinfacciato alla maggioranza (che erano gli stessi dirigenti che a Reggio decidevano chi candidare nei collegi di tutta la Provincia) di non avere sostenuto il candidato dei DS, l’avvocato Domenico Circosta, per favorire quella del dott. Tucci (allora PPI).

Tucci non è stato eletto.
Ha ottenuto a Caulonia 1155 voti e nel collegio ( Caulonia, Roccella Jonica, Grotteria, Martone e S. Giovanni di Gerace) 1512 voti.
La lista in cui si era candidato ha ottenuto due seggi e lui si è collocato al terzo posto.
Per soli 5 voti è stato superato dal Sindaco di Stilo, Giorgio Scarfone.

E’ stato eletto, invece, il candidato di Forza Italia, il dott. Francesco Muscolo, che ha ottenuto a Caulonia 611 voti; nel Collegio, 2400 voti circa, sfiorando a Roccella J. i 1500 voti.

Un buon risultato ha ottenuto a Caulonia Caterina Belcastro, la candidata dei DS.
La Belcastro ha subito, invece, a Roccella J. un insuccesso molto grave, con meno di 300 consensi, contro i 950 ottenuti, nel 1998 dal candidato dei DS, l’avvocato Domenico Circosta di Roccella Jonica.

Gli altri candidati, secondo le valutazioni degli osservatori politici, hanno ottenuto un numero di consensi non molto diversi da quelli previsti.


Il dato che ha destato grande sorpresa e, in taluni ambienti delusione e sconcerto, è stata la mancata elezione del dott. Tucci.

A Caulonia Tucci era considerato, ed era in effetti, un candidato molto forte; Il 26 maggio se ne è avuto una parziale conferma. Infatti, i suoi consensi si sono ridotti a Caulonia di 300 voti, nel collegio qualcosa in più.
Se si tiene conto della circostanza che si confrontava con 8 candidati di Caulonia e con due candidati del calibro di Muscolo (Forza Italia) e di Antonio Zito (SDI), il risultato da lui conseguito è di una dignitosa tenuta. Questi sono i numeri
.

Certo la mancata elezione di Tucci sconvolge il quadro politico di Caulonia assai più di quanto i numeri non dicano. Tucci non siederà in Consiglio Provinciale e la sua immagine negli ambienti politici del nostro comprensorio e della provincia è quella di un perdente, in un momento in cui sulla scena della politica si fa avanti una nuova leva.
Non si può dire che si sia definitivamente spezzata una carriera politica; in altri momenti ha subito altrettante gravi sconfitte (è stato candidata al Consiglio Provinciale per ben 4 volte ed eletto una sola volta).
Per lui ora tutto diventa più difficile. Secondo gli opinionisti maggiormente accreditati, Tucci per uscire da questa situazione abbastanza complicata, dovrebbe tentare di riunire il paese intorno a sé e da qui ripartire per un rilancio della sua iniziativa.

La candidatura e il sostegno al dott. Tucci ha innescato una polemica anche all’interno di Forza Italia. Secondo un’opinione molto diffusa e secondo gli stessi esponenti provinciali e del comprensorio di Forza Italia, esponenti di primissimo piano di Forza Italia di Caulonia non avrebbero votato per il loro candidato, ma per il dott. Tucci.
Certo il manifesto affisso sui muri del paese dal locale Direttivo di questo Partito, a difesa del dott. Tucci, pochi giorni prima del voto, farebbe propendere per la tesi affermativa
.

Secondo esponenti di opposizione, questa volta la candidatura di Tucci è stata “spinta” molto più di prima, perché, al contrario del 1998, tutta l’Amministrazione Comunale (certo, non tutti gli assessori) era stata messa “a disposizione” di questa candidatura (somme urgenze, concessioni edilizie, incarichi professionali per centinaia e centinaia di migliaia di euro, compensi straordinari ai dipendenti, iniziative culturali, contributi ad amici, ad associazioni, largo utilizzo dei mass media).

Tutte le spese che il Comune di Caulonia ha sostenuto in questi due anni, fino all’ultimo euro, ripetevano lo stesso ritornello elettorale.

Qualcuno dei nostri lettori ricorderà che, allorché è stata allargata la Giunta Municipale, circa un anno fa, si sostenne nell’ambito della maggioranza, la necessità che il dott. Tucci. fosse nominato assessore. Tale scelta era argomentata con la necessità di rafforzare la posizione del dott. Tucci che avrebbe dovuto affrontare una difficile campagna elettorale per la Provincia. Si precisò che sarebbe rimasto in Giunta fino allo svolgimento delle elezioni provinciali. E così fu: all’inizio della campagna elettorale si è dimesso da assessore. Ovviamente, le sue dimissioni sono state una semplice formalità. Infatti, ha continuato ad amministrare come prima il Comune di Caulonia. Le sue dimissioni, al massimo, avranno stimolato qualche consigliere, che aspirava a succedergli, a sostenere con maggiore convinzione la sua candidatura.

Gli stessi ambienti politici più vicini all’assessore Tucci avevano indicato, prima del 26 maggio, quelle elezioni come uno snodo fondamentale per la vita dell’attuale Giunta Municipale, preannunciando un rimpasto della stessa da realizzarsi dopo le elezioni. Molti, in verità, hanno interpretato questo preannuncio, anche per il modo in cui era stato fatto, come una pressione fortissima ed inopportuna esercitata sugli assessori comunali e sui consiglieri di maggioranza. Ai primi per dire: “Attenti potete perdere il posto in Giunta”. Ai secondi: “Se vi stringerete intorno alla candidatura Tucci potrete guadagnarvi un posto in Giunta”.

Non pare che la pressione abbia sortito gli effetti sperati: qualche assessore si è piegato; ma più di uno, almeno due, hanno resistito.


Immediatamente a ridosso della campagna elettorale c’era stata una polemica che riguardava la presunta candidatura di Tucci nella lista di Forza Italia. Per qualche giorno, infatti, era corsa la voce che Tucci era passato in Forza Italia, che l’aveva candidato a consigliere provinciale.
L’interessato ha sempre negato la circostanza.

Anche il Direttivo di Caulonia di Forza Italia con un manifesto, che ha sollevato tante polemiche e malumori in quel Partito, ha smentito tale circostanza. Ma quel manifesto ha portato più danni che utilità al candidato, perché è apparsa un’iniziativa ridicola. Si deve convenire che bisogna essere proprio dei politici strampalati per precipitarsi nella difesa, proprio sotto le elezioni, dell’avversario più temibile.

Tutti si sono chiesti che interesse potesse avere Forza Italia a difendere il candidato della “La Margherita per Calabrò”. In molti hanno pensato al super Partito (una struttura associativa di pochi uomini potenti, presenti in quasi tutti i partiti di Caulonia, nata per tutelare gli interessi materiali degli associati).

Questa mossa del Superpartito, che in altri tempi, quando a Caulonia vigeva il predominio propagandistico degli stessi uomini del Superpartito, sarebbe stata presentata come un’iniziativa di alta strategia politica, stavolta è apparsa per quella che era, un’idea miserabile e stravagante. La mossa, non ha davvero giovato alla candidatura di Tucci, perchè la gente vi ha visto la conferma dell’esistenza di quel poco amato SuperPartito (che ha organizzato l’imbroglio politico-elettorale del 16 aprile 2000) che vuole continuare a "dettar legge" a Caulonia.


Molti iscritti del DS hanno sostenuto, a partire dal 1998 che il dott. Tucci nelle precedenti elezioni provinciali, quelle del 1998, appunto, è stato eletto consigliere provinciale sulla base di un accordo stretto fra esponenti dei DS ed il gruppo di potere (il SuperPartito) che poi ha vinto le elezioni amministrative a Caulonia il 16 aprile 2000 e hanno denunciato la gravità di quell’accordo che prevedeva il sostegno di tutto il Superpartito al PPI alle elezioni provinciali del 1998, ai Ds alle regionali del 2000, al Sindaco Lia (Forza Italia) alle elezioni amministrative del 2000 e all’Ulivo alle elezioni politiche del 2001.

Per evitare che una simile accordo si ripetesse, “I Progressisti aderenti ai DS” (la corrente minoritaria della sezione DS di Caulonia) hanno richiesto con forza al loro Partito di scegliere per le elezioni provinciali un candidato di Caulonia.

La maggioranza che gestisce la sezione DS, sempre sorda alle osservazioni ed alle critiche della minoranza, stavolta ha ascoltato tale richiesta: la decisione si è rivelata molto saggia. Infatti, grazie ad essa il DS è passato da 320 voti a 714.
Dopo questi risultati chi può negare che le tesi de “I Progressisti aderenti ai DS” fossero fondate, cioè che davvero i dirigenti dei DS alle elezioni del 1998 avessero decretato la “bruciatura” del proprio candidato per consentire l’elezione del candidato del PPI?
"Speriamo che le solite anime pie, non si mettano a urlare contro i cattivi calunniatori per avere avuto l’ardire di svelare questo gioco perverso" ci confessano molti aderenti a questo gruppo di opposizione interno della sezione DS di Caulonia.

Ripetiamo la candidatura di Tucci era forte, anzi fortissima. La sua mancata elezione ha avuto nel paese un impatto violentissimo. Qualcuno dell’opposizione ci confessa ”poiché non siamo ipocriti, e l’abbiamo dimostrato manifestando in maniera netta, e chiara, talvolta anche con crudezza, la nostra avversione verso questo gruppo di potere, non possiamo nascondere la nostra soddisfazione per questo risultato. Dal punto di vista personale e umano, invece, abbiamo rispetto e attenzione per una vicenda politica così dolorosa, che oggettivamente ha dell’inverosimile.
Ci sono forze a Caulonia che stanno conducendo da anni una lotta inflessibile, senza indugi, senza incertezze, senza ambiguità, per animare la resistenza al predominio assoluto del gruppo di potere, il cui agire è stato ben descritto dal cinema con il film “Le mani sulla città”, oggi al posto di comando al Comune di Caulonia.
Il risultato elettorale nel nostro collegio e soprattutto a Caulonia rappresenta un incoraggiamento per continuare questa battaglia
”.

Il risultato elettorale per queste forze di opposizione è stato un autentico miracolo.
Infatti, molti erano convinti (specialmente nel gruppo di maggioranza) prima del voto che c’erano le condizioni perché il dott. Tucci ottenesse un risultato spettacolare: da 1800 a 2000 voti. I voti sono stati invece solo 1155.


Molti si chiedono; “cosa è successo di così grave da provocare un simile terremoto?”

A questo punto sono in pochi a sbilanciarsi. A Caulonia comunque alcune “previsioni” vengono suggerite ed in particolare si dice che qualcuno, in questi giorni, cercherà di spiegare al dott. Tucci che ha conseguito un successo straordinario; che non è successo nulla etc… etc….

Chiaramente chi lo fa, ha il suo interesse per farlo.

Non c’è bisogno di essere dei grandi politologi per capire che tutto il sistema politico oggi dominante a Caulonia ha come fondamento la forza elettorale e, nonostante tutto, quella del dott. Tucci è di tutto rispetto.

Egli da solo raccoglie quasi il 50% dei consensi popolari che hanno consentito a quel sistema di potere di varcare le soglie del potere comunale. Senza di lui questa impresa, quel gruppo se la sarebbe sognata.

E’ naturale che tutti coloro che, per i loro gretti interessi, hanno a cuore il mantenimento di questo sistema, che garantisce loro potere, benefici, privilegi, incarichi e prebende di ogni genere, temano che egli possa riflettere sulla sua esperienza e sul perché tanti insuccessi (quattro candidature alla Provincia), nonostante che la sua forza elettorale.

Il gruppo di potere è impaurito; teme che possa finire la pacchia.
Poiché i suoi oppositori hanno interesse che la pacchia finisca e si torni ad una gestione normale del potere comunale, articoleranno la loro opposizione: da una parte persisteranno nella dura polemica, dall’altra cercheranno di aprire lo spazio per nuovi e più civili rapporti tra maggioranza ed opposizione.

Una cosa appare chiaro: le elezioni del 26 maggio 2002 hanno chiaramente evidenziato sia la forza dell’assessore Tucci sia le ragioni del suo insuccesso.
Tucci non è stato sconfitto. E’ stato sconfitto il gruppo di potere che si è ossificato intorno a lui.

Tucci ha ottenuto, in una situazione difficile un risultato rispettabile: 1155 voti.

Tucci non è stato eletto perché il gruppo di potere che si è formato attorno a lui, e che vive di lui, non è amato per i suoi atteggiamenti odiosi, pieni di disprezzo verso gli avversari, improntati alla prepotenza e all’arroganza, caratteristici dei ceti poveri quando ascendono alla ricchezza.

Il paese ha una voglia straordinaria di resistere alla pressione di questo gruppo nel quale si distinguono con molta facilità giovani rampanti che si stanno facendo largo con ogni mezzo. Il paese osserva con dispetto questo rampantismo che costituisce una novità in assoluto nella storia degli ultimi 50 anni del nostro territorio. Vorrebbe liberarsi, ma non sa come.

Tucci paga, perché il paese vede in lui, a torto o a ragione, il difensore di questa giovane e spregiudicatissima borghesia nascente, di questi parvenus che puntano ad impossessarsi delle leve del potere comunale per mettere le mani sui miliardi di risorse pubbliche, sulla gestione del territorio, delle strutture comunali da asservire alle proprie professioni o alle proprie imprese.

Tucci paga il prezzo della paura del paese, generata dalla vicinanza al potere comunale di uomini che hanno idee pericolose sulla gestione del Comune.

Tanta gente, anche vicina a Tucci, ha avuto paura a votare Tucci, perché convinta che votando Tucci, avrebbe votato questo gruppo di profittatori.

Tucci si è troppo identificato con questo gruppo di arrivisti. Probabilmente si è trattato più di un fatto simbolico che reale. Ma questa è stata l’immagine che è risaltata.

Tucci paga inoltre, per la troppa sfrontatezza di questo gruppo di potere. che non ha fatto nulla per salvaguardare l’immagine negativa che dalle sue pretese si ritorceva sul gruppo stesso.

Doveva essere protetto, difeso, blindato, per consentirgli di mantenere integre le forze per un lancio che tutti si aspettavano, che oggettivamente era nelle cose, in un circuito politico più ampio.

Inspiegabilmente si è fatto tutto il contrario: lo si è buttato nella mischia senza la minima prudenza. Che cosa gli diranno i suoi sostenitori? Di stringere i denti, di confrontarsi ancora più duramente con il paese ed aspettare il prossimo?
Questi sono i consigli?

La storia di Caulonia è ricca di esempi di resistenza e di rivolta contro i ceti dominanti, sia in questo secolo che in quello passato. Come si è potuto pensare che il paese si sarebbe fatto privare della libertà senza un’adeguata reazione?

Qualcuno con le lacrime agli occhi ci suggerisce: “la storia di Caulonia, la sua tradizione democratica e libertaria, talora ribellistica si è ritrovata il 26 maggio”.


Caulonia li, 7 Giugno 2002