Comune di Caulonia
Approvazione del bilancio di previsione 2002

Brevi considerazioni
di Nicola Frammartino

... vogliamo indicare alcuni dei ritardi e alcune delle storture di quest’Amministrazione.
Penso che sono sufficienti a spiegare il clima cupo e di avvilimento che il 21 marzo dominava nella Sala del nostro Consiglio Comunale.


Comune di Caulonia - Approvazione del bilancio di previsione 2002

Brevi considerazioni

Nella Sala del Consiglio durante la seduta del 21 marzo 2002 non si vedevano più gli uomini impettiti e spavaldi dei giorni e dei mesi immediatamente successivi alla vittoria del 16 aprile 2000.
Si aveva, invece, la sensazione di trovarsi dinnanzi ad un gruppo di uomini reduci da una dolorosa esperienza e incamminati malinconicamente sul viale del tramonto.

La scena in sé dolorosa, poteva dare qualche soddisfazione ai precedenti amministratori, che, consapevoli del livello notevole cui avevano portato l’azione amministrativa, fino all’ultimo avevano lottato con una determinazione incredibile. Si pensi che essi hanno adottato il PRG all’ultimo minuto utile, la sera del 28 febbraio 2000. Il giorno dopo non si sarebbe potuto più adottare la delibera, perché il Consiglio Comunale avrebbe perduto i poteri. Ma non si può gioire del fallimento degli altri, soprattutto quando questo fallimento lo paga il paese. Ma una lezione soprattutto i giovani amministratori della maggioranza la devono trarre: un’altra volta valutate con maggiore prudenza il lavoro altrui. Valutate pure con maggiore ponderazione le arringhe di interessati annunciatori di buone novelle.

Certo che la sensazione che dava la squadra nel suo complesso era di una grande malinconia. Ovviamente, queste considerazioni non valgono per i singoli amministratori:

Per essi, io penso, una volta consumatasi questa infelice esperienza, non mancheranno le occasioni per mostrare le ottime capacità personali e la caratteristica di onesti cittadini, che tutti riconoscono.
E’ solo come squadra alla guida del Comune che hanno clamorosamente fallito.

Ma che cosa è successo di tanto grave in questi due anni da determinare tra gli uomini della maggioranza quel clima da caduta dell’impero romano?

Sono successe tante cose.

Anzitutto quegli atteggiamenti, di prepotenza, che alcuni (solo alcuni) dei vincitori del 16 aprile hanno avuto verso gli sconfitti (manifestazione sull’acqua potabile, gazzarra in Consiglio Comunale del 4 maggio 2000), hanno arrecato un grave colpo al prestigio di tutta la squadra.

Poi bisogna dire che si è fatta lentamente strada la consapevolezza che le elezioni amministrative del 16 aprile 2000 hanno consegnato tutto il potere comunale in poche mani: ormai tutti sanno che i provvedimenti di maggiore rilievo politico, prima di essere adottati, sono discussi e decisi da pochissime persone e poi ratificate dalla Giunta.

Così è stato per:

  • la nomina dei revisori dei conti,
  • per la spesa di 700 milioni di lire di somme urgenze dell’alluvione dei mesi settembre-ottobre 2001,
  • per la maggior parte degli incarichi di progettazione per il ripristino delle opere danneggiate dall’alluvione (opere per 11 miliardi di lire)
  • per gli incarichi di progettazione per le opere di bonifica del dissesto idro-geologico del Centro-Storico, (opere per 5, 5 miliardi di lire) acquisiti al Comune dalla precedente Giunta
  • per le transazioni delle liti per le quali si può fare molto clientelismo,
  • per altri incarichi particolarmente succosi conferiti a professionisti amici ed elettori degli uomini forti del nuovo regime,
  • per tutte le scelte relative alla gestione dei LL.PP.,

Ha fatto una grande impressione nel paese la vicenda del lungomare. Tanti cittadini non riescono a capacitarsi come sia potuto passare per la mente degli amministratori di ordinare (e pagare con il denaro pubblico) due progetti (uno dei quali è stato buttato via) per realizzare un’unica opera (il lungomare).

Tanta gente ha voluto vederci chiaro e quando ha capito di che si tratta è rimasta inorridita.

Molti cittadini hanno fatto questa considerazione: ma c’era proprio bisogno di fare tanto trambusto se alla fine si doveva avere un’Amministrazione che fa queste belle cose?

Si rifletta sul metodo seguito per l’impostazione del bilancio di previsione 2002.
Gli attuali amministratori hanno rivolto nel passato ai loro predecessori l’accusa sciocca, ma significativa del loro stato d’animo, di avere sequestrato la politica.
Eppure i precedenti amministratori coinvolgevano, nel lavoro di preparazione del bilancio, almeno tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, tutti gli assessori, tutta la struttura burocratica del Comune.

Gli attuali amministratori il primo anno hanno tentato di coinvolgere i cittadini nella preparazione del bilancio, ma poi vi hanno dovuto rinunciare.

Perché?
Perché non avevano le carte in regola!
Non avevano tenuto conto che non è possibile convocare i cittadini per discutere con loro di filosofia politica, quando, magari, mezz’ora prima avevano adottato qualche delibera per fare un regalo di 200 oppure 300 oppure 400 milioni di lire ad un proprio amico, ad un proprio parente, ad un proprio cliente. Bisognava scegliere: tra il clientelismo più sfacciato ed una gestione trasparente. E hanno scelto: per il clientelismo più sfacciato.

Così facendo hanno conquistato il sostegno dei loro favoriti, ma hanno perso prestigio e rispetto, come amministratori.

Era inevitabile.

Tanta povera gente, che ha votato per questa Amministrazione non sapendo che con il proprio voto ha decretato un arricchimento insperato di tanta altra gente, appartenente al giro più ristretto di taluni amministratori, oggi si morde le dita.

Non solo non hanno coinvolto i cittadini come, per anni, hanno blaterato, ma non hanno coinvolto nemmeno gli stessi assessori. Sembra, infatti, che le scelte relative alle spese cosiddette discrezionali previste in bilancio siano state fatte da un solo assessore che avrebbe privilegiato gli interventi nei quali è possibile farsi molta propaganda e garantire molti suoi clienti personali.

Nel campo dei lavori pubblici (tra qualche mese presenteremo una relazione completa), i ritardi sono enormi, incredibili. Si pensi ai lavori di rifacimento dei marciapiedi di Caulonia Marina. Quando l’attuale Amministrazione si è insediata, bisognava semplicemente aprire le buste delle offerte delle ditte, per completare la procedura di gara. Per almeno un anno hanno strillato in giro che non c’era il finanziamento necessario.

Poi si sono accorti che c’era il finanziamento e hanno fatto circolare la voce che bisognava modificare il progetto. Hanno impiegato due anni per modificarlo.

Almeno l’avessero migliorato. Invece, no. Lo lo hanno sensibilmente peggiorato.

Ma il ritardo più grave e più inquietante riguarda il PRG.

In due anni la precedente amministrazione aveva fatto tutto: affidato l’incarico ai tecnici, discusso più volte la bozza di Piano con i cittadini ed in Consiglio, consentito la sua adozione da parte del Consiglio Comunale in data 28 febbraio 2000.

L’attuale Amministrazione in due anni non è riuscita a far fare alla procedura per la definitiva approvazione del Piano, da parte della Regione, nemmeno un passo in avanti. Nulla. Non è riuscita nemmeno a portare in Consiglio Comunale le osservazioni dei cittadini.

Eppure con il manifesto intitolato “I primi cento giorni dell’amministrazione Lia” affisso dai vincitori del 16 aprile 2000, alla vigilia del voto, si erano impegnati a rivedere democraticamente la bozza di PRG privilegiando esclusivamente le esigenze d’un armonico sviluppo del paese”
Capite? dovevano farlo nei primi cento 100. Finora di giorni ne sono passati 730. Dite voi se sono pochi.

Abbiamo indicato solo alcuni dei ritardi e alcune delle storture di quest’Amministrazione.
Penso che sono sufficienti a spiegare il clima cupo e di avvilimento che il 21 marzo dominava nella Sala del nostro Consiglio Comunale.


Caulonia li, 8 Aprile 2002

Nicola Frammartino
Capogruppo "Progressisti aderenti ai DS"
Comune di Caulonia