CAULONIA  E LE PROMESSE MANCATE
I Progressisti

CAULONIA E LE PROMESSE MANCATE

La delusione della gente è la nostra delusione. Il disorientamento di chi ci ha votato e ha creduto in noi, è il nostro disorientamento.
Si è riusciti, in poco meno di un anno e mezzo, a disperdere gran parte del patrimonio politico costruito tenacemente e con enormi difficoltà in anni di lavoro e che aveva trovato la sintesi nella lista “ALTERNATIVA PER CAULONIA”. Non esiste un dialogo, anche se difficile, con il paese. Non esiste una maggioranza che discute, propone, critica, suggerisce, decide.
  

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Da queste considerazioni sono scaturite le dimissioni del vicesindaco Mauro Tuccio e del presidente del consiglio Teresa Giamba.
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Che le cose non si mettevano bene, per il paese e per la maggioranza che lo amministra, lo andavamo dicendo da tempo nelle sedi ufficiali ed in incontri informali.
Per amor del vero, le stesse considerazioni critiche e segnali di insofferenza provenivano anche da larghi settori all’interno della maggioranza: da discreti ma forti accenti di preoccupazione fino ad arrivare a prese di posizione più visibili, come ad esempio l’autosospensione dai lavori della giunta dell’assessore Maiolo, l’uscita dal gruppo unico di maggioranza da parte di Rifondazione Comunista, fino alla dichiarazione di voler costituire gruppo autonomo del consigliere Scicchitano.

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Quindi le dimissioni del vicesindaco e del presidente del consiglio, non facili, non prive di sofferenza, prese al culmine di una lunga e meditata riflessione, come è nel loro costume morale e politico, rappresentano essenzialmente un atto di grande chiarezza verso la maggioranza amministrativa, ma soprattutto una testimonianza di profondo rispetto per il paese.
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Da queste dimissioni sono passati ormai quindici giorni. Ci illudevamo di provocare una reazione forte, una discussione accesa, appassionata, all’altezza della drammaticità del problema posto.
Niente di tutto questo, ma sempre e solo la stanca routine di quest’anno e mezzo.

 

Caulonia, lì 20 luglio 2006


I PROGRESSISTI